Domenica 9 luglio 2017 - Proiezione film CON LE SPALLE NEL VUOTO, vita di Mary Varale


BiblioHospitalis, ASST Lecco, Libreria LiberaMente
invitano al "Caffè Letterario"
PROIEZIONE del FILM
CON LE SPALLE NEL VUOTO
Vita di Mary Varale

Mary Varale non è stata soltanto una delle maggiori arrampicatrici del periodo eroico dell'alpinismo italiano. Ma è stata una donna coraggiosa su tutti i fronti: piena di coraggio e di vitalità nello sfidare consuetudini e malattie
Il film CON LE SPALLE NEL VUOTO di Sabrina Bonaiti e Marco Ongania ne ripercorre la storia  grazie alla interpretazione in qualità di protagonista della  scalatrice SABINA BOTTà e con ROSSANO LIBERA a impersonare un condensato degli scalatori lecchesi che le furono compagni inseparabili. Il film è arricchito di testimonianze sulla sua singolare vicenda biografica
·        PRESENTA ALBERTO BENINI
Hall dell’Ospedale MANZONI
Domenica 9 luglio ore 17:00

INGRESSO LIBERO



Streghifici e malerie - Presentazione del libro A BELLO PESTE ET FAME LIBERA NOS DOMINE

Sabato 24 giugno 2016 alle ore 21
presso il Piccolo Museo Contadino di Bulciago
presentazione del libro  
A BELLO PESTE ET FAME LIBERA NOS DOMINE 
di Giovanni Corti (ed. IL CILIEGIO)


Relazione tecnica Restauro conservativo Lo Sposalizio della Vergine(1790) di Andrea Appiani



Restauro conservativo del dipinto murale dello Sposalizio della vergine di Andrea Appiani (1790) – Chiesa di Sant’Eufemia, Oggiono (LC)
Dott.ssa Annalisa Bonfanti – Dott.ssa Anna Figus _ Restauro e conservazione di opere d’arte

Descrizione e tecnica esecutiva del dipinto
L’opera raffigura il tradizionale tema dello Sposalizio della Vergine, immerso in uno scenario neoclassico. I personaggi raffigurati sono caratterizzati da una semplice, ma efficace naturalezza che conferisce molto realismo alla scena. In primo piano, sopra un gradino caratterizzato da una pavimentazione lastricata sono dipinti maria a destra( in veste rossa e manto blu) e Giuseppe a sinistra mentre si scambiano le promesse tenendosi la mano destra. Al centro c’è la figura del Sacerdote che, in abiti religiosi, officia lo sposalizio.
Particolare è il drappo della veste del Sacerdote, al di sotto delle mani giunte di Maria e Giuseppe, che riporta dei segni, apparentemente delle lettere che formano una scritta.
Dietro questa figura cinque altri personaggi, quattro maschili e uno femminile, assistono la celebrazione; solo uno di loro, il secondo a partire da sinistra guarda l’osservatore.
Gli sguardi assorti e le espressioni concentrate dei volti dei personaggi trasmettono e fanno assumere all’osservatore un atteggiamento raccolto e di devozione.

Il dipinto è stato realizzato con una base ad affresco stesa su un intonaco con granulometria dell’inerte piuttosto grossolana (Ø 1mm), su cui sono state stese campiture e rifiniture a secco dove è chiaramente visibile la pennellata del pittore. Grazie ad un’indagine della superficie a luce radente è stato possibile definire la presenza di quattro unità di lavoro (giornate). L’artista ha creato successivamente la composizione e le forme dei personaggi tramite incisioni sull’intonaco fresco. Le campiture di base sono state realizzate ad affresco, impiegando principalmente pigmenti inorganici (terre). Sono stati poi realizzati i dettagli a tempera (con legante organico).

Stato di conservazione
Il dipinto murale presentava una patina di deposito incoerente e parzialmente coerente che ingrigiva ed offuscava le forme ed i colori originali. Le cause del fenomeno erano riconducibili al normale deposito di pulviscolo atmosferico, trasportate sulla superficie tramite deposizione gravitazionale e correnti d’aria (dovute al portone d’ingresso adiacente alla Cappella). Inoltre, sotto il dipinto erano presenti delle candele di cera che causavano il deposito di nerofumo sulla superficie, contribuendo alla formazione della patina più coerente che offusca la pellicola pittorica. Ad un’osservazione ravvicinata della superficie è stata riscontrata la presenza di uno strato lucido imbrunito, probabilmente steso sul film pittorico, ma che attualmente è stato ritrovato in tracce, soprattutto fra le irregolarità dell’intonaco. La presenza di questo strato potrebbe ricondursi ad un fissativo/protettivo applicato durante pregressi interventi di restauro.
La pellicola pittorica mostrava piccole aree abrase, senza più la presenza della campitura cromatica. Sono stati riscontrati due graffi, all’altezza dello sfondo della scena, di origine antropica. Ad un esame ravvicinato del supporto, tramite noccatura manuale, è stata evidenziata la presenza di distacchi di lieve entità del supporto. Questi non sono caratterizzati né da rigonfiamenti superficiali, né da fessurazioni.

Intervento di restauro
Il restauro conservativo del dipinto murale dello Sposalizio della Vergine di Andrea Appiani ha avuto come scopo la conservazione dello stato attuale della superficie, tramite una leggera pulitura per recuperare i colori e le forme che si mostravano offuscate dai depositi superficiali.
Ogni fase è stata preliminarmente preceduta da test ed accordata con la Direzione Lavori e la Soprintendenza.
  • La pulitura della superficie si è divisa in due fasi differenti. La rimozione dei depositi incoerenti (polvere, sporco, ragnatele ecc.) è stata effettuata meccanicamente a secco. Per la rimozione dei depositi più coerenti sono state utilizzate delle spugnette Wishab di diversa durezza. In corrispondenza di quelle campiture che si mostravano ancora ingrigite ed, in seguito ai test per la verifica della resistenza dei pigmenti, è stata effettuata una pulitura acquosa utilizzando tamponcini di cotone imbevuti di acqua ed un tensioattivo non ionico. Grazie a questa operazione è stato possibile rimuovere anche in parte la pellicola di fissativo che si presentava ormai disgregata e poco coesa alla superficie.
  • Per ridurre l’interferenza visiva dei graffi di natura antropica riscontrati sulla superficie, come ultima operazione si è intervenuti con il ritocco pittorico degli stessi, ad acquarello per mantenere la reversibilità dell’intervento ed il rispetto dei materiali originali.

Indagini diagnostiche non invasive
L’intervento di restauro è stato preceduto da un progetto diagnostico. Le indagini selezionate sono tutte di carattere non invasivo, per cui non hanno implicato prelievi distruttivi di materiale dalla superficie.
È stata realizzata una campagna fotografica in luce diffusa e radente, per migliorare la conoscenza delle superfici e per avere la documentazione preliminare dello stato di conservazione. Grazie a questa fase è stato possibile realizzare il rilievo delle incisioni effettuate dall’artista per lo studio della composizione della scena dipinta.
Sono state effettuate delle indagini termografiche delle pareti, sia esterne che interne, con lo scopo di identificare le aree in cui si ha una eventuale presenza di umidità all’interno della muratura. L’indagine non ha rilevato presenza di infiltrazioni di acqua nella parete.
È stata realizzata una campagna diagnostica con luce UV, con lo scopo di identificare la presenza di campiture cromatiche con leganti organici e differenziare i pigmenti utilizzati dall’artista, informazione importante per la messa a punto delle fasi di pulitura della decorazione murale.
Di grande importanza per l’identificazione della tipologia di pigmenti è stata l’analisi XRF portatile (x-ray fluorescence).
Infine sono state acquisite immagini tramite microscopio da cantiere (Dinolite Pro) con differenti ingrandimenti per monitorare le fasi di restauro.

Abbiamo pensato di fare cosa gradita quella di riportare integralmente la relazione tecnica delle due restauratrici,  Dott.ssa Annalisa Bonfanti e Dott.ssa Anna Figus, protagoniste della serata Storia di un restauro, che si è tenuta Venerdì 9 giugno 2017 presso la Sala della Comunità Pastorale San Giovanni Battista a Oggiono.
Non aggiungiamo nulla. L’opera restaurata è magnifica e torna vanto della nostra chiesa Prepositurale di Sant’Eufemia. È un lavoro che è partito dal basso, come spesso ho avuto modo di sottolineare e siccome penso che questo sarà l’ultimo articolo dedicato all’iniziativa, l’Associazione Università del Monte di Brianza intende perciò ringraziare tutti coloro che, oltre agli sponsor ufficiali, hanno dato una mano e contribuito gratuitamente alla riuscita: il pittore Vladi Maggioni; la Pro Loco di Oggiono; le costumiste, Lella, Adele e Antonia; le damigelle del corteo nuziale; la banda Marco d’Oggiono e il presidente Giudici Giuseppe;  i fioristi, Carmen e Ruggero; il bar MoonShine; il negozio Lady and baby; i ragazzi di terza dell’ICS Marco d’Oggiono con la prof.ssa Berté; Dario Riva, Luigi Farina e il Fotoclub Ricerca e Proposta; Chiara Amati, mezzosoprano; l’Ing. Edoardo Marzi, attore; Luca Redaelli, violinista; la prof.ssa Muttoni, organista; Rinaldo Longhi per l’ospitalità: Luigi Longhi per le preziosi informazioni; Stefano Valtorta; Foto Galbusera; il falegname Giuseppe Mariani; il dott. Luigi Crippa; Giovanni Bonfanti; Alberto Colombo; Ilaria Dolfini; Pirovano Luigi; l’associazione
Archeologica; don Maurizio e tutti i cittadini di Oggiono che hanno partecipato e che potranno godere di questa bellezza, ritornata in viva luce grazie alla calda collaborazione di noi tutti.

Giovedì 22 giugno 2017 - Dalla guerra di Troia al XXI secolo. La nascita e la rinascita di un uomo dal cuore traballante. Presentazione libro di Alberto Frigerio



L’invito arriva da me, ma soprattutto dall’AIDO, Gruppo Comunale Michela Canali di Oggiono.
Sarà una serata in cui si parlerà di trapianti, di esperienze di vita e prospettive per il futuro, ma anche di un libro.
Il titolo è emblematico: Dalla guerra di Troia al XXI secolo. La rinascita di un uomo dal cuore traballante.
Il libro è stato scritto da Alberto Frigerio, oggionese, trapiantato di cuore e amico. Alberto, che all’oratorio chiamavamo Rocia (Roccia) per la sua possenza fisica quando giocava al pallone, forse possedeva anche qualcosa di delicato e traballante, quel cuore pazzo che a quei tempi mai avrebbe pensato di sostituire con quello di un’altra persona. Il libro parla di lui e anche di noi, almeno in quella che definisce la sua prima vita. Nella seconda c’è il dolore e la sofferenza, ma fortunatamente questa è una storia a lieto fine. È il racconto della vita di un uomo semplice e della sua famiglia. Le gioie, i dolori, la sofferenza della malattia, ma anche il coraggio di lottare, sempre.

Saranno presenti
  • Luigi Pirovano, presidente AIDO Oggiono
  • Frigerio Alberto, oggionese trapiantato di cuore e autore del libro
  • Dott.sa Patrizia Fumagalli, direttore Neurorianimazione Ospedale Manzoni di Lecco
  • Dott. Alessandro Dell’Oro, assistente
  • Antonio Sartor, presidente AIDO provinciale Lecco
  • Giacomo Colombo, responsabile commissione scuola AIDO provinciale
Ingresso libero gratuito

Domenica 18 giugno - Presentazione del libro IL RE CHE VERRA' di Giovanni Corti

Buongiorno a tutti. Questa volta l’invito che rivolgo è per la presentazione di un mio romanzo: IL RE CHE VERRA’ (Il Ciliegio edizioni).
È un romanzo giallo, ambientato, come i due precedenti, sul nostro territorio. La vicenda si svolge a cavallo di un decennio, fra la fine della guerra e la metà degli anni Cinquanta, ma la storia incrocerà obbligatoriamente una seconda storia più antica, precedente di quasi duemila anni. È solo una questione di tempo, ma in fondo sono la stessa storia, una è la continuazione dell’altra. I protagonisti sono custodi di un segreto. Un segreto da tramandare, da tenere nascosto, da proteggere, in attesa del re che verrà, l’unico che potrà svelarlo nella sua interezza.
Qualche lettore mi ha detto che nei miei romanzi parlo sempre di lago, del nostro lago. È vero, il lago mi ispira, e il nostro è particolarmente bello. In questa caccia al tesoro il protagonista vero è senz’altro lui, testimone muto di crimini ma anche di segreti e di misteri. Per questo che, in collaborazione con gli amici dell’Università del Monte di Brianza, della Pro Loco di Oggiono, del Kaiak Team e i pescatori della Società Oggionese Pescatori Sportivi, si è pensato di presentare questo libro per la prima volta proprio in riva al lago, alla SABINA, di fronte al Centro Remiero Marinai d’Italia, ovvero sul… LUOGO DEL DELITTO!

Domenica 18 Giugno ore 17
Alla SABINA
Presso Centro Remiero Marinai d’Italia
 IL RE CHE VERRà  
di Giovanni Corti
ed. Il Ciliegio

Gaetano Montanelli - Diario poetico

Gaetano Montanelli nasce a Lecco il 28 novembre 1954. La sua esperienza artistica inizia nel campo della musica jazz negli anni '70, solo dopo un decennio scopre il mondo della pittura e della poesia cui dedica totalmente la sua vita di artista. Nelle pagine di questo diario poetico che riporteremo mensilmente su questo blog, rime lievi si alternano a pagine di diario in cui il poeta confida ai lettori le sue emozioni con immagini di fiori in volo e volti femminili misteriosi, frasi brevi e riflessioni personali sulla vita di ogni giorno, allacontinua ricerca di un sogno, perché: "Se non potessimo avere sogni, sarà un dilemma pensare ad altro!"

***
Diario
di
un
viaggiatore
d'inverno,
tiepido
sole
che
splende
nei miei sogni.
***
Il cuore
appeso ad
un filo
sospeso
nel vuoto
in balia di bello
e cattivo
tempo.
***

Mese di giugno 2017 - Mostra del pittore Roberto Abate e gli Amici del Colore


 
Mostra COLLETTIVA 
      di PITTURA
Roberto Abate
E IL GRUPPO AMICI DEL COLORE
in
Libreria LiberaMente
OGGIONO Via G. Longoni 27/29
Giugno 2017

Orari apertura Lu. 15-19,30 Ma-Sa. 9-12,30 15-19,30

INGRESSO LIBERO